I linguaggi della scienza: svelamenti, narrazioni, manipolazioni

La scienza non è una realtà omogenea, e neppure i suoi linguaggi lo sono. Incontriamo infatti i linguaggi che dicono una verità razionale nascosta, inaccesssibile allo sguardo; i linguaggi delle grandi narrazioni sul mondo e sulla vita; i linguaggi della manipolazione tecnicoscientifica. Ma, al di là di queste differenze, i lunguaggi della scienza hanno in comune un tendenziale occultamento della dimensione personale e affettiva dell’impresa scientifica. Eppure la ricerca scientifica è un’attività che nasce da desideri profondi e intensi, che elabora visioni del mondo, she sviluppa immagini della conoscenza. Come rintracciare e con quali linguaggi comunicare queste dimensioni nascoste eppure essenziali?

 

Gianni Zanarini è professore di fisica e di Acustica Musicale nell’Università di Bologna. Tiene inoltre un corso su Scienza e Letteratura nel Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionele Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. I suoi interessi di ricerca riguardano soprattutto l’approfondimento di temi storico-epistemologici e lo studio delle relazioni tra scienza, letteratura e musica.

Tra le sue pubblicazioni: complex System and Cognitive Processes, Springer Verlag 1989; Diario di viaggio: auto-organizzazione e processi cognitivi, Guerini 1990; Ludwig Boltzmann: una passione scientifica, Cuen 1996, Appassionato rigore: visioni del mondo e passioni scientifiche, Cuen 2001.